L'aspetto


I Labrador sono di taglia media e muscolosi. I maschi hanno un'altezza di 57/60 cm e un peso tra i 31 e i 42 kg., le femmine 53/56 cm e pesano tra i 25 e i 34 kg. 

La testa è larga, solida; l'ampio tartufo dev'essere di colore nero quando il mantello è nero o giallo, marrone quando il mantello è chocolate; gli occhi sono marroni o nocciola; le orecchie triangolari, con attaccatura un po' arretrata e pendenti; il collo è robusto, di media lunghezza; le mascelle e i denti sono forti con un' articolazione a forbice, regolare e completa.

Il petto è largo e profondo; il pelo è duro, liscio, con sottopelo impermeabile; i colori ammessi dagli standard vanno da un crema a un "rosso volpe" per gli esemplari gialli e da un marrone di media intensità a un marrone molto scuro per i chocolate; il nero è solido, senza sfumature particolari; non è ammesso il colore grigio (silver).

La coda di lontra è di media lunghezza, grossa alla base e sottile verso la punta.

La convivenza


Il Labrador Retriever è un eccellente cane da famiglia, la sua vita è felice solo quando sta con il suo branco umano; è selezionato per il lavoro, infatti si impegna duramente ed è felice di avere un compito da svolgere, soprattutto il riporto.

Solitamente va d’accordo con i cani, con altri animali domestici e con i bambini. È un cane forte, ha bisogno di essere ben educato sin da cucciolo, altrimenti sarà difficilmente controllabile al guinzaglio.

I Labrador che vengono lasciati da soli e che fanno poco esercizio possono diventare distruttivi, questa è di fatto una grande frustrazione per loro, la sfogano masticando, scavando e abbaiando all’eccesso.

È facile da accudire, ma può diventare sovrappeso se non si muove a sufficienza e se le porzioni di cibo non sono controllate a dovere.

Il doppio mantello, che tiene caldo il cane, porta ad una perdita di pelo importante, è opportuna una spazzolata alla settimana fin da cucciolo.

Le origini


Il Labrador è un discendente del cane di St. John, cane allevato sull'isola di Terranova, frutto di incroci dei vari cani dei colonizzatori che si sono alternati nei secoli in quella regione del Canada.

Il cane di St. John fu importato in Inghilterra dalla penisola del Labrador.

La razza fu quindi selezionata da alcuni nobili inglesi, tra cui il conte di Malmesbury, grazie a lui nel 1885 nacque il primo esemplare di Labrador Retriever, di Buccleuch Avon, che aveva il manto nero. Quattordici anni dopo nacque il primo Labrador giallo, Ben of Hyde. La diffusione dei Labrador biondi divenne però significativa solo dopo il 1920. L'allevamento di Labrador chocolate cominciò invece dopo il 1930.

Il Kennel Club riconobbe ufficialmente la razza nel 1903. Il primo standard della razza è del 1916, lo standard della FCI attuale in vigore, è del 1989. Lo standard del Kennel Club statunitense è del 1994 e differisce lievemente da quello della FCI.

Il carattere


Il Labrador è un cane molto dolce, intelligente, affettuoso, esuberante, pronto al gioco e all'avventura, felice di imparare e fare nuove conoscenze. Adora stare in compagnia, quindi è un eccellente compagno per tutta la famiglia. Ama fare passeggiate e nuotate insieme al proprio compagno umano; si adatta a vivere sia in città che in campagna.
Non richiede cure particolari ma attenzione all'alimentazione; infatti è un golosone e la sua dieta deve essere ferrea poiché tende ad ingrassare, soprattutto se fa poco esercizio.

Compagno fedele, adattabile ad ogni circostanza, senza alcuna aggressività; ha assoluto bisogno del contatto con la famiglia, non è un cane da lasciare solo in giardino per giorni e giorni; il suo posto preferito è a meno di 1 metro dal suo proprietario! Adatto allo svolgimento di moltissime attività, dall'assistenza ai non vedenti, al soccorso in acqua, alla ricerca di persone.

Faccio entrare un Labrador nella mia vita?


Non voglio spaventare nessuno, ma è bene sapere, prima di buttarsi in questa scelta, che la vostra vita verrà stravolta (in meglio), ma comunque stravolta!

Il Labrador è un compagno fedele per tutta la vita ma ha assoluto bisogno di stare con voi e la vostra famiglia; in salotto, in giardino, in cucina, vi seguirà ovunque, persino in bagno!

Il cane non è un oggetto ma un essere che ha la capacità di provare sensazioni: dolore, sofferenza, felicità, tristezza, e questo dipende dall’ambiente in cui vive e da come ci relazioniamo con lui.

Avere un cane è un grande impegno e chi desidera un Labrador solo perché è “di moda” lasci perdere!

Il padrone di un labrador deve "meritarselo”, avere tempo per educarlo e dargli quello che lui vuole da noi: non la solitudine o solo dei grandi spazi ma la nostra compagnia.

Ecco 10 motivi per lasciar perdere:

  1. se hai poca pazienza e poca voglia di sacrificarti ogni giorno per lui e  portarlo fuori anche quando piove, nevica o tira vento;
  2. se pensi che il cucciolo si possa prendere in negozio o sugli annunci o nelle sagre del paese senza vedere i genitori e conoscere l'allevatore e il tuo pensiero principale è il prezzo;
  3. se ti piace poltrire sabato e domenica nel caldo di casa senza mai uscire;
  4. se pensi che avere il cane sia come avere uno scooter parcheggiato in garage e lo usi quando ti fa comodo;
  5. se pensi che la gestione del cucciolo in casa si risolva in un recinto;
  6. se pensi che un allevatore ti ceda un cucciolo “bionico” che non avrà mai problemi di salute solo perché i genitori hanno tutti i controlli possibili;
  7. se pensi che il carattere che avrà il tuo cucciolo non sia dovuto alla tua gestione e alle sue esperienze di vita ma diventerà un adulto educato ed equilibrato solo perché lo sono i genitori e che la salute del tuo cane non è strettamente correlata alla sua alimentazione;
  8. se hai una maniacale esigenza di avere la casa in ordine e pulita;
  9. se pensi che il cane vivrà solo ed esclusivamente fuori in giardino o nel garage;
  10. se pensi di sapere già tutto di cinofilia, educazione e alimentazione.

Non prendere un cane…tanto meno un Labrador che vive di contatto, di rapporti e condivisione della vostra vita sempre, fino all’ultimo respiro!

Più uomini conosco, più amo gli animali